Sviluppo rurale, risorse naturali, ambiente

  • 3.1.1 Agricoltura e land grabbing: gli attori in campo

    Il recente dibattito accademico e delle principali agenzie dello sviluppo internazionale sulle questioni dell’agricoltura e dello sviluppo rurale nei PVS si incentra su alcune questioni chiave: l’agricoltura, a lungo trascurata dalle politiche pubbliche, può essere motore di sviluppo e crescita economica; occorre sostenere i piccoli produttori aumentandone la produttività e l’orientamento al mercato anche globale; occorre risolvere le questioni legate alla proprietà/titolarità dell’accesso alla terra, anche delle donne e alla protezione dei diritti consuetudinari alla terra delle popolazioni locali. Tali questioni hanno un impatto spesso decisivo sulla sicurezza alimentare, la quale risulta essere messa in pericolo da fenomeni aventi portata globale, le quali minacciano in chiave futura la sopravvivenza di molte popolazioni nelle aree economicamente meno sviluppate del pianeta (e l’Africa sub-sahariana è la più colpita dal fenomeno). Proprio in questi Paesi si assiste a molteplici processi di investimenti su larga scala nella terra da parte di stati e altri attori transnazionali e locali, determinati da vari fattori quali l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei cereali, la crescente domanda di biocarburanti e legname,  l’estrazione mineraria, la speculazione, ecc. Nonostante la scarsità dei dati e dell’evidenza empirica, tali acquisizioni di terra su larga scala sembrano in gran parte dei casi rappresentare forme di land grabbing piuttosto che di investimento. Tali fenomeni replicano, sotto nuova veste, soluzioni inefficaci e superate all’esigenza di assicurare l’accesso al cibo. Soluzioni che sono in via prioritaria orientate alla conquista del controllo sulle risorse strategiche e che dunque rigettano in radice il paradigma della cooperazione. Si è pertanto sviluppato un dibattito sulla loro efficacia ai fini dello sviluppo.

    Il panel si propone di contribuire in forma multidisciplinare, attraverso analisi micro e macro attente sia alla dimensione locale, sia a quella internazionale e globale, al dibattito sul ruolo dell’agricoltura e delle acquisizioni di terra su larga scala nello sviluppo. Se il numero dei papers proposti sarà elevato, il panel sarà diviso in 2 sezioni (una più generale sull’agricoltura e le politiche per lo sviluppo rurale e un’altra più specifica sul land grabbing). Il panel intende discutere un ampio spettro di temi, quali:

    - Le interazioni delle innovazioni tecnologiche e delle riforme politico-sociali riguardanti l’agricoltura e la terra con saperi e meccanismi di potere locale e globale

    - Nuovi modelli di empowerment dei produttori locali nei PVS e di partecipazione a un mercato agricolo sempre più globalizzato mediante innovazioni ambientalmente e culturalmente sostenibili

    - Il ruolo delle organizzazioni di base, come le associazioni contadine, e della società civile in generale

    - Il ruolo delle Università e delle ONG del Nord nella promozione dello sviluppo rurale

    - Il ruolo che gli attori istituzionali e non sono chiamati ad esercitare, a livello locale, nazionale ed internazionale, allo scopo di affrontare queste sfide

    - Le motivazioni e i settori degli investimenti su larga scala nella terra; il ruolo dei governi (a livello nazionale e locale) e delle organizzazioni internazionali in tali processi; l’influenza della governante della terra

    - L’impatto delle acquisizioni di terra su larga scala sulle popolazioni locali e in particolare sui gruppi più vulnerabili, come le donne

    - Le implicazioni a livello di politiche: l’agricoltura commerciale su larga scala può contribuire allo sviluppo rurale?, quali sono le politiche di sostegno della piccola agricoltura familiare?

    - La risposta sul piano giuridico a tali sfide

    Referenti panel:
  • 3.1.2 Politiche di investimento e land grabbing

    Il recente dibattito accademico e delle principali agenzie dello sviluppo internazionale sulle questioni dell’agricoltura e dello sviluppo rurale nei PVS si incentra su alcune questioni chiave: l’agricoltura, a lungo trascurata dalle politiche pubbliche, può essere motore di sviluppo e crescita economica; occorre sostenere i piccoli produttori aumentandone la produttività e l’orientamento al mercato anche globale; occorre risolvere le questioni legate alla proprietà/titolarità dell’accesso alla terra, anche delle donne e alla protezione dei diritti consuetudinari alla terra delle popolazioni locali. Tali questioni hanno un impatto spesso decisivo sulla sicurezza alimentare, la quale risulta essere messa in pericolo da fenomeni aventi portata globale, le quali minacciano in chiave futura la sopravvivenza di molte popolazioni nelle aree economicamente meno sviluppate del pianeta (e l’Africa sub-sahariana è la più colpita dal fenomeno). Proprio in questi Paesi si assiste a molteplici processi di investimenti su larga scala nella terra da parte di stati e altri attori transnazionali e locali, determinati da vari fattori quali l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei cereali, la crescente domanda di biocarburanti e legname,  l’estrazione mineraria, la speculazione, ecc. Nonostante la scarsità dei dati e dell’evidenza empirica, tali acquisizioni di terra su larga scala sembrano in gran parte dei casi rappresentare forme di land grabbing piuttosto che di investimento. Tali fenomeni replicano, sotto nuova veste, soluzioni inefficaci e superate all’esigenza di assicurare l’accesso al cibo. Soluzioni che sono in via prioritaria orientate alla conquista del controllo sulle risorse strategiche e che dunque rigettano in radice il paradigma della cooperazione. Si è pertanto sviluppato un dibattito sulla loro efficacia ai fini dello sviluppo.

    Il panel si propone di contribuire in forma multidisciplinare, attraverso analisi micro e macro attente sia alla dimensione locale, sia a quella internazionale e globale, al dibattito sul ruolo dell’agricoltura e delle acquisizioni di terra su larga scala nello sviluppo. Se il numero dei papers proposti sarà elevato, il panel sarà diviso in 2 sezioni (una più generale sull’agricoltura e le politiche per lo sviluppo rurale e un’altra più specifica sul land grabbing). Il panel intende discutere un ampio spettro di temi, quali:

    - Le interazioni delle innovazioni tecnologiche e delle riforme politico-sociali riguardanti l’agricoltura e la terra con saperi e meccanismi di potere locale e globale

    - Nuovi modelli di empowerment dei produttori locali nei PVS e di partecipazione a un mercato agricolo sempre più globalizzato mediante innovazioni ambientalmente e culturalmente sostenibili

    - Il ruolo delle organizzazioni di base, come le associazioni contadine, e della società civile in generale

    - Il ruolo delle Università e delle ONG del Nord nella promozione dello sviluppo rurale

    - Il ruolo che gli attori istituzionali e non sono chiamati ad esercitare, a livello locale, nazionale ed internazionale, allo scopo di affrontare queste sfide

    - Le motivazioni e i settori degli investimenti su larga scala nella terra; il ruolo dei governi (a livello nazionale e locale) e delle organizzazioni internazionali in tali processi; l’influenza della governante della terra

    - L’impatto delle acquisizioni di terra su larga scala sulle popolazioni locali e in particolare sui gruppi più vulnerabili, come le donne

    - Le implicazioni a livello di politiche: l’agricoltura commerciale su larga scala può contribuire allo sviluppo rurale?, quali sono le politiche di sostegno della piccola agricoltura familiare?

    - La risposta sul piano giuridico a tali sfide

    Referenti panel:
  • 3.2 Agro-biodiversità e sistemi agro-zootecnici diversificati

    Tenuto conto della diversità dei contesti ecologici, socio-economici, storici e politici in cui si sono sviluppati e si stanno evolvendo i sistemi agricoli, l’impiego di varietà e razze locali rappresenta una delle esigenze per garantirne la sostenibilità, valorizzando/conservando la diversità genetica e migliorando l’adattamento al mutare delle condizioni biotiche e ambientali. Tuttavia l’agro-biodiversità può essere realmente valorizzata solo se capace di integrare conoscenze scientifiche e competenze tradizionali e moderne e di promuovere reti di innovazione e tecnologie appropriate all’uso del capitale sociale e al rispetto dell’identità culturale. Gli attori della cooperazione impegnati nella realizzazione di sistemi agro-zootecnici diversificati si trovano quotidianamente a fronteggiare questa sfida. Come promuovere un processo di educazione, formazione e trasferimento tecnologico che possa tenere conto di questi aspetti, rileggendo criticamente le esperienze passate?

    Referenti panel:
    • Cristiana Peano, Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari - Università degli studi di Torino, cristiana.peano@unito.it
    • Riccardo Fortina, Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari - Università degli studi di Torino, riccardo.fortina@unito.it
  • 3.3 Agricoltura e allevamento urbano e (peri)urbano

    L'esplosione demografica delle megacities nelle aree povere del pianeta, ed in particolare nell’Africa sub-sahariana pone il pressante problema della produzione e distribuzione di cibo per le popolazioni urbane. Ad esempio, i dati indicano che nell’Africa sub-sahariana ci saranno circa 800 milioni di nuovi individui entro il 2025, di cui i 55% saranno in aree urbane e peri-urbane. Il problema può essere affrontato attraverso l’aumento delle attività di produzione passando per l'integrazione delle attività agricole con quelle dell'allevamento nelle aree urbane e/o peri-urbane. La chiave per la sostenibilità è da ricercare nel concetto di intensificazione su piccola e piccolissima scala, basandosi su tre caratteristiche fondamentali: i) approvvigionamenti alimentari delle specie animali allevate attraverso l'interazione e l'integrazione con il settore dei sottoprodotti agro-industriali; ii) scelta delle specie da allevare sulla base delle predilezioni e dei consumi delle popolazioni locali; iii) continuità ed adeguatezza delle produzioni alimentari nell'intero arco temporale annuale. Ricercatori di università e di enti di ricerca nazionali ed internazionali, sia nei Paesi c.d. “sviluppati” che in quelli in “Via di Sviluppo”, possono giocare un ruolo centrale per identificare le tecniche più appropriate per migliorare le produzioni animali a livello urbano e peri-urbano. I risultati ottenuti da progetti di cooperazione finalizzati alla ricerca, alla ricerca-sviluppo ed alla formazione possono essere utilizzate dalle istituzioni/amministratori locali per implementare appropriate strategie per migliorare la sicurezza e la sanità alimentare nelle aree povere del Mondo, in particolare in centri urbani altamente popolati.

    Referenti panel:
  • 3.4 L’accesso all’acqua e il nesso con cibo, terra ed energia: temi e indicatori globali per l’agenda dello sviluppo post2015

    Un nuovo set di indicatori relativi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite è in corso di definizione come contributo alla formulazione dell’agenda globale per lo sviluppo post 2015, con la chiusura degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. In questo contesto, il panel si concentra sugli scenari futuri in materia di accesso all’acqua e di gestione delle risorse idriche, analizzando le proposte di temi, obiettivi e indicatori nonché i processi relativi alla loro formulazione e negoziazione. Il panel intende riflettere su questi temi inserendoli nel più ampio dibattito sul nesso acqua-cibo-energia-terra e approfondendo l’interazione tra gli aspetti tecnici e la dimensione socio-politica dell’accesso all’acqua e della gestione delle risorse idriche. Tra i temi che il panel intende affrontare vi sono: acqua e agricoltura, acqua e energia, landgrabbing e water grabbing, acqua virtuale, prospettive di genere nell’accesso all’acqua, etica dell’acqua, la gestione dei beni comuni,…

    Il panel ha una prospettiva multidisciplinare ed è aperto a riflessioni sul ruolo della tecnologia e dei saperi ne, nonché sul contributo delle università alla definizione dell’agenda globale per lo sviluppo post 2015. In particolare il panel è rivolto a tutti coloro interessati a creare nell’ambito del CUCS una rete di ricercatori sui temi concernenti la gestione delle risorse idriche per dialogare e collaborare con le agenzie delle Nazioni Unite che hanno competenza in materia.

    Referenti panel:
  • 3.5 Genere e sviluppo rurale nei programmi di cooperazione

    Le donne rurali sono state storicamente sottorappresentate nelle politiche e nei processi di sviluppo rurale, ma non possono più essere escluse dai programmi di cooperazione come soggetti attivi. Accesso e controllo delle terre e delle risorse, gestione dei beni, partnership strategiche, statistiche di genere sono alcuni dei punti chiavi correlati al genere da discutere per sostenere i progetti di cooperazione.

    Referente panel:
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