Educazione, formazione, risorse umane

  • 4.1 Sistemi di partenariato fra università e ONG nell’ambito dell’ingegneria, delle scienze e dell’architettura

    Università e ONG sono attori chiave della cooperazione allo sviluppo: partenariati efficienti fra di loro possono favorire un maggiore impatto dei progetti di sviluppo. Il panel proposto focalizza l’attenzione sulle università tecnico-scientifiche (i.e. ingegneria e scienze) e particolarmente sul valore aggiunto che i partenariati Università-ONG apportano al sistema di educazione accademica nei campi delle scienze, dell’ingegneria e dell’architettura. Diversi corsi di master, specializzazione e dottorato nel campo della cooperazione allo sviluppo e in particolare sui temi ambientali, della pianificazione ambientale, dell’energia e della gestione delle risorse idriche sono già in essere a livello nazionale. Molti sono già attivi da quasi un decennio e sono basati su partenariati continui fra università tecnico-scientifiche e ONG. Il panel mira a mettere in evidenza buone prassi in questo settore, lezioni apprese e sfide ancora aperte al fine di raggiungere un ulteriore miglioramento delle esperienze esistenti. Il panel parte dal presupposto centrale che è possibile stabilire una relazione win-win fra università tecnico-scientifiche e ONG. Una relazione con impatto positivo nell’educazione dei futuri ingegneri, architetti e laureati in scienze, cosi come positivo è l’impatto sul mondo delle ONG, dei loro dipendenti e volontari. L’università può giocare un ruolo centrale fornendo alle ONG supporto tecnico, metodi di ricerca e valutazione, e sostegno nello sviluppo di nuovi approcci per i progetti di cooperazione. Allo stesso tempo le ONG possono offrire al mondo universitario un importante collegamento fra teoria e pratica, istruzione e rapporto con i contesti e le dinamiche nelle quali opera. Tutti questi elementi rappresentano un fattore di crescita personale e professionale per gli studenti i quali possono migliorare le loro competenze per diventare attori di sviluppo una volta fuori dall’università.

    Il panel è inteso come il primo momento di un percorso composto da altri 3-4 workshop che saranno organizzati nel corso del biennio 2013-2014, col fine di investigare sempre più nel dettaglio le questioni e I bisogni che emergeranno durante il panel. Obiettivo ultimo del percorso è di identificare una strategia per rafforzare la collaborazione Università-ONG, collaborazione basata su interessi comuni e finalizzata ad aumentare l’impatto delle proprie azioni nel promuovere i temi dello sviluppo umano. Il panel rientra nelle attività del progetto europeo “Cross-cutting development education into technology studies”, del quale Università di Trento (UNITN) e Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale (CFSI) sono partner. Il progetto rappresenta un approccio innovativo a livello europeo ed intende promuovere l’inclusione di tematiche afferenti allo sviluppo nei percorsi accademici tecnico-scientifici attraverso la condivisione di buone prassi fra tre paesi europei (Spagna, Gran Bretagna e Italia).

    Referenti panel:
  • 4.2 Interventi di cooperazione in educazione e formazione degli insegnanti: il ruolo dell’università ed esigenze di valutazione di efficacia

    Si intende sviluppare nel panel le strategie di pianificazione e sperimentazione di interventi brevi, finalizzati a garantire il diritto all’educazione in contesti con numerosi fattori di rischio. Si analizzerà il ruolo che può assumere l’università negli interventi di formazione, la necessità di approfondire le modalità di relazione con i partner per la realizzazione di interventi flessibili, adatti alla cultura locale e sostenibili. Si propone di approfondire anche il tema della valutazione di efficacia degli interventi, prendendo in considerazione i diversi soggetti su cui ricadono gli effetti degli interventi: gli alunni, i docenti o gli educatori formati, gli studenti universitari coinvolti nelle attività di cooperazione.

    Referenti panel:
    • Cristina Coggi, Dip. Filosofia e Scienze dell’Educazione - Università degli Studi di Torino, cristina.coggi@unito.it
    • Paola Ricchiardi, Dip. Filosofia e Scienze dell’Educazione - Università degli Studi di Torino, paola.ricchiardi@unito.it
  • 4.3 ICT e Capacity Building: il contributo della cooperazione interuniversitaria per la formazione di imprenditorialità locali e globali nel settore culturale, economico e sociale

    Un ambito strategico attraverso il quale l'istituzione universitaria può contribuire  a rinnovare pratiche e attori della cooperazione allo sviluppo è quello legato all'ICT e al capacity building di istituzioni e attori dello sviluppo. Vogliamo proporre una riflessione pratica a partire dalla specifica prospettiva di un centro di ricerca dedicato allo studio dell'impatto di queste nuove tecnologie della comunicazione nell'ambito della formazione  (CREMIT- Università Cattolica di Milano). Attraverso una rivisitazione dell'esperienza dell'E-learning e un suo contestuale adattamento alla realtà delle università africane ci poniamo due domande: 

    - come la sua attuazione possa trasformare l'insegnamento di una università in un paese emergente o in via di sviluppo (africano in particolare), e aprirlo a nuove opportunità;

    - come l'ITC possa favorire l'empowerment degli studenti e sviluppare in essi attitudini di progettazione, comunicazione e confronto necessarie all'avvio di forme locali di impresa sociale ed economica

    Referenti panel:
  • 4.4 Cooperazione tra Università per la formazione in conservazione della biodiversità, sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile

    Si approfondirà il ruolo dell'Università come attore in progetti di cooperazione a lungo termine negli ambiti di conservazione della biodiversità, sicurezza alimentare e sviluppo sostenibile in paesi in via di trasformazione, comprendendo le attività di formazione, sviluppo rurale e trasferimento tecnologico. I temi trattati toccheranno vari aspetti della cooperazione allo sviluppo in Asia, Africa e Sudamerica, evidenziando i metodi che hanno consentito interazioni efficaci e le pratiche che hanno condotto a iniziative vincenti in situazioni di cooperazione tra Atenei di paesi diversi, tra Università e ONG o enti pubblici locali. Uno dei principali punti condivisi sarà l’analisi del legame tra conoscenza, sviluppo tecnologico e responsabilizzazione nei processi locali e globali di sviluppo. Questo circolo virtuoso gioca un ruolo chiave nel plasmare i processi di sviluppo economico, sociale e politico, ridefinisce i bisogni e influenza le prospettive e la salute degli individui e delle comunità. Si comprenderà come la formazione del personale locale possa razionalizzare l’utilizzo delle risorse e garantire una prospettiva di crescita e come le esperienze sul campo possano fornire indicazioni circa l’agenda globale per lo sviluppo. La discussione sarà avviata da 5 interventi incentrati sulle best lesson learned durante progetti di cooperazione avviati dall’Università di Torino in Africa,  Asia e Sudamerica.

    Referente panel:
    • Cristina Giacoma, Dip. Scienze della vita e biologia dei sistemi - Università degli Studi di Torino, cristina.giacoma@unito.it
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